Anatomia funzionale e strutturale del naso 

Il naso oltre ad avere un ruolo centrale nell’estetica del viso, ha anche un notevole impatto da un punto di vista funzionale. Infatti dalla sue caratteristiche, ne derivano la quantità e la qualità di aria che respiriamo e di conseguenza una buona o cattiva respirazione, anche notturna (vedi ad es. il russamento e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno) con ripercussioni sulle altre strutture anatomiche respiratorie, inclusi i polmoni.

La funzionalità e la struttura del naso richiamano a componenti anatomiche ben precise: i turbinati nasali, il setto nasale e la valvola nasale.

 

domma che copre il suo naso con un disegno che forma una farfalla, anatomia funzionale del naso
I TURBINATI NASALI

I turbinati, o cornetti nasali, sono delle sporgenze ossee situate all’interno delle due cavità nasali, ai lati del setto nasale e rivestite da tessuto vascolare e da una mucosa altamente specializzata, di tipo “respiratorio”. I turbinati giocano un ruolo molto importante nel processo di respirazione, infatti contribuiscono a riscaldare, filtrare, purificare ed umidificare l’aria che inspirando dal naso è diretta ai polmoni, così da migliorare gli scambi tra i polmoni ed il sangue.

Inoltre, i turbinati svolgono anche una funzione immunologica, in quanto uno dei rivestimenti specializzati ospita cellule del sistema immunitario.

Generalmente sono nel numero di tre (“superiore, medio ed inferiore”) per ogni narice, a volte ne è presente un quarto (“supremo”).

Considerando le diverse funzioni svolte dalla mucosa di rivestimento dei turbinati, appare chiaro come lo stato dei turbinati rispecchi lo stato funzionale del naso. Motivo per cui le patologie dei turbinati sono espressione di una problematica nasale di tipo funzionale.

La più importante patologia che coinvolge i turbinati nasali è la cosiddetta ipertrofia dei turbinati.

ipertrofia dei turbinati illustrazione

Ipertrofia dei turbinati

Patologia caratterizzata da un rigonfiamento cronico della mucosa di rivestimento dei turbinati, che aumentando di dimensioni determinano una notevole riduzione  delle dimensioni delle cavità nasali e quindi dei corretti flussi respiratori  nasali con conseguente difficoltà respiratoria.

Le possibili cause sono molteplici: le riniti allergiche, le riniti pseudo-allergiche (o vasomotorie), il fumo, l’inalazione di sostanze irritanti inerenti ambienti di lavoro specifici, le infezioni ripetute del naso e dei seni paranasali, l’utilizzo di terapie topiche nasali a base di “vasocostrittori”.

I sintomi principali di tale patologia, variamente associati tra loro, sono: naso chiuso (con alternanza della narice chiusa), tendenza a respirare con la bocca, secchezza della bocca soprattutto al risveglio, presenza di secrezione sierosa (acquosa) dal naso (“rinorrea sierosa”), cefalea rinogena, diminuzione dell’olfatto (iposmia), prurito nasale, tendenza al russamento e alle apnee notturne (con riduzione dei flussi respiratori e dirette ripercussioni sull’intero organismo).

Molto spesso ai tipici sintomi ostruttivi respiratori nasali, si aggiungono quelli inerenti strutture che sono in continuità anatomica con il naso, configurando quadri clinici di: otite, sinusite, faringite o laringite.

In caso di ipertrofia dei turbinati inferiori l’approccio terapeutico può essere di tipo medico (farmacologico) o chirurgico (turbinoplastica mediante radiofrequenze) in base alla entità della ipertrofia e del quadro clinico associato.

 

IL SETTO NASALE

Il setto nasale è la struttura portante del naso, rappresentato da una lamina osteo-cartilaginea (costituita nella sua porzione antero-inferiore da cartilagine ed in quella posteriore da osso) che separa, più o meno equamente e senza possibilità di comunicazione reciproca, le due cavità nasali.

È per la presenza del setto nasale che gli anatomisti parlano di una narice e una cavità nasale di destra e di una narice e una cavità nasale di sinistra.

In una raffigurazione ideale del naso e del volto umano, il setto nasale appare come una struttura lineare. Nella pratica clinica quotidiana invece, sono moltissime le persone che presentano delle deviazioni del setto nasale di diversa entità, configurando il quadro clinico di setto nasale deviato.

Le deviazioni del setto nasale possono essere “congenite” oppure “secondarie” ad un evento traumatico (es: incidenti automobilistici, incidenti domestici, infortuni sportivi ecc) con conseguente riduzione dei flussi respiratori nasali.

La presenza di una deviazione patologica del setto nasale è espressione di una problematica nasale di tipo strutturale ed è responsabile di diversi sintomi: ostruzione di una o entrambe le narici, tendenza a respirare con la bocca, secchezza della bocca soprattutto al risveglio, epistassi, cefalea rinogena, disturbi respiratori del sonno come ad es. il russamento e le apnee ostruttive.

Come nel caso della ipertrofia dei turbinati, nelle deviazioni del setto nasale molto spesso ai tipici sintomi ostruttivi respiratori nasali, si aggiungono quelli di una otite, sinusite, faringite o laringite per il coinvolgimento delle strutture anatomiche in continuità con il naso.

Interventi di correzione

L’unico modo per correggere una deviazione del setto nasale è tramite un intervento chirurgico, la settoplastica.

prima e dopo l'intervento deviazione del setto nasale

Molto spesso la deviazione del setto nasale è di entità tale da comportare una deviazione “in toto” anche della piramide nasale, ovvero della porzione esterna del naso, configurando il quadro di “naso torto”. In questi casi la soluzione è chirurgica mediante l’intervento di rinosettoplastica funzionale che prevede il rimodellamento “in toto” della struttura nasale per garantire il ripristino delle corrette funzioni respiratorie nasali.

Nella quasi totalità dei casi, le problematiche nasali di tipo strutturale (come le deviazioni del setto nasale) sono associate a quelle di tipo funzionale (come la ipertrofia dei turbinati inferiori), richiedendo un approccio combinato di settoplastica e turbinoplastica mediante radiofrequenze per il corretto ripristino dei flussi respiratori nasali.

 

 

LA VALVOLA NASALE

La valvola nasale è una regione anatomica del naso, che determina il passaggio dell’aria all’interno delle cavità nasali. Si distinguono due zone valvolari: una esterna rappresentata  dalla circonferenza delle narici, che comprende le cartilagini alari della punta nasale ed una interna che è costituita dall’unione del setto nasale con le cartilagini triangolari, poste ai lati del naso. La funzione è quella di diminuire l’eccessiva velocità dell’aria inspirata che altrimenti raggiungerebbe troppo presto le vie aeree inferiori (faringe, laringe, bronchi e polmoni) senza essere stata adeguatamente umidificata, filtrata e riscaldata dal naso. 

valvola nasale illustrazione

Soluzioni per una corretta respirazione

Quando la valvola nasale non funziona bene ci si può trovare difronte alla diminuzione dei flussi aerei nasali di vario grado, così come avviene nel caso di deviazioni del setto nasale o di ipertrofia dei turbinati nasali. Gli effetti sono bene evidenti durante l’inspirazione (soprattutto l’inspirazione forzata) in quanto la parete laterale del naso, a causa della sua debolezza, si sposta notevolmente verso l’interno ostacolando così il passaggio dell’aria. In pratica viene ad essere esagerata la funzione valvolare che invece di limitare ed adeguare il flusso di aria inspirata nelle fosse nasali lo blocca quasi completamente.

Le cause di deficit valvolare possono essere congenite, traumatiche o dovute agli esiti di precedenti interventi chirurgici nasali.

Per migliorare la respirazione, il trattamento è di tipo chirurgico, mediante l’utilizzo di innesti di cartilagine di due tipi: “spreader graft” (innesti distanziatori), oppure “alar batten graft” (innesti alari a stecca).

immagine sala operatoria sfocata sfondo verde

Gli interventi

In questa sezione avrai una panoramica dei vari interventi, trattati caso per caso. Ti aiuterà a capire la giusta soluzione per te. Non esitare a chiedere maggiori informazioni ed a raccontarci la tua storia.

Medicina. Armonia. Cura del Paziente. 

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